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Quali sono le differenze tra carico immediato e differito

Gli impianti dentali servono a sostituire denti mancanti o compromessi, con lo scopo di riabilitare il sorriso e la corretta masticazione.

Prima di procedere con un intervento di implantologia il medico ha il compito di valutare bene la condizione ossea del paziente, in base alla quale potrà scegliere se affidarsi al carico immediato o differito.

La differenza fra i due protocolli implantari è semplice:

  • Il carico immediato prevede che entro settantadue ore dall’intervento si applichi sull’impianto una corona protesica. Di solito il carico immediato è detto non funzionale, ciò significa che la protesi non toccherà il suo antagonista per evitare che l’impianto si sovraccarichi rischiando che l’intervento fallisca. Ci sono, però, anche casi in cui l’impianto a carico immediato sia immediatamente funzionale, ovvero ci si possa masticare da subito. Dipende dal tipo di intervento e tecnologia utilizzati.
  • Più frequentemente gli impianti sono a carico differito, ciò significa che la corona protesica viene messa soltanto a processo di osteointegrazione terminato. Questo tempo è di circa due mesi nell’arcata inferiore, e tre in quella superiore.

Quanti impianti si possono fare in una seduta?

Non c’è un limite preciso sul numero di impianti che si possono inserire in una sola seduta, questo dipenderà dal piano di cura previsto, dalla sostenibilità della seduta da parte del paziente e dall’organizzazione dello studio. In linea generale, grazie alle attuali tecnologie, è possibile riabilitare anche entrambe le arcate prive di denti.


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Come comportarsi dopo aver inserito un impianto

Le procedure post-operatorie di uno o più impianti sono simili a quelle di un intervento di chirurgia orale. Sia che si tratti di un carico immediato, sia che si tratti di un differito, è bene stare molto attenti a non favorire il processo infiammatorio nell’area trattata.

  • Non fumare;
  • Evita di bere e mangiare cose troppo calde;
  • Non traumatizzare la zona operata e mangia dall’altra parte;
  • Evita di fare sforzi o attività fisica e sportiva per qualche giorno;
  • Assumi regolarmente i farmaci prescritti;
  • Non assumere sostanze acide e alcoliche;
  • Evita di bere caffè per un paio di giorni.

Quanti giorni dura il dolore dopo un impianto dentale?

Di solito, nel nostro studio, non è previsto dolore post chirurgico. Si parla più che altro di fastidio che, normalmente, non supera le dodici ore. In questo arco di tempo, le persone più sensibili possono ricorrere a un semplice antidolorifico.

Quanto dura il gonfiore dopo l’impianto?

Il gonfiore, dopo l’intervento chirurgico, è una reazione naturale del corpo al trauma subito, non c’è quindi da preoccuparsi se la guancia si infiamma.

Generalmente il fenomeno può durare circa tre giorni: nella nostra lista di farmaci è prevista l’assunzione di un antiedemigeno, ovvero un farmaco che eviti il gonfiore, oltre all’applicazione di impacchi di ghiaccio, che hanno la stessa finalità.

Quanti giorni di antibiotico dopo un impianto dentale?

Nel nostro Studio Dentistico a Monterotondo facciamo sempre una profilassi antibiotica della durata di cinque giorni per scongiurare la possibilità di infiammazioni post operatorie.


impianto dentale con corona in ceramica

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